giovedì 21 aprile 2016

Chiuso per inventario... Pubblicato il 07 agosto 2012




Chiuso per inventario...


Chiuso per inventario...
ATTENZIONE Questo articolo e' stato scritto  ieri 
.Oggi 07/08 ci sono state delle evoluzioni....


Questo articolo vuole evidenziare alcuni fatti  avvenuti fra il 2011 e il 2012, inerenti alla trattativa  acquisto del marchio bolognese Ducati da parte di Audi.
Siccome si è già scritto tantissimo sull’argomento ma alcuni elementi appaiono come “incoerenti”, allora credo che valga la pena di esplorare più in dettaglio. Su cosa indagare?  Sui motivi per cui Ducati non sembra non avere potuto seguire il programma di step di sviluppo immaginato per il 2012 con la nuova GP12.
Ovviamente il ragionamento poggia su ipotesi, ma fondate su fatti concreti che danno il senso a questo articolo; visto che l’argomento  tocca anche aspetti economici (il passaggio di proprietà aziendale di Ducati) mi sono rivolto ad un amico più esperto di me in questo ambito, un insegnante di economia  che insegna in una scuola superiore in Svizzera .
Il passaggio di proprietà di Ducati, ha contribuito a causare un pesante ritardo di sviluppo? E’ questa l’ipotesi che cercherò di “dimostrare”, citando come mia abitudine gli opportuni link che comprovano le mie osservazioni , in modo da rendere coerente questa mia ipotesi…
La storia potrebbe cominciare quando la finanziaria Investindustrial di Andrea Bonomi, proprietaria della azioni Ducati, decide che i tempi sono maturi per passare all’azione. Nell’agosto 2011 incarica Goldman Sachs di verificare il valore di Ducati qualora essa entri nel listino di Hong Kong (una piazza che già in passato ha accolto marchi di lusso e che permette di quotarsi in modo relativamente poco complicato). In questo modo, oltre ad una valutazione del valore di mercato dell’azienda, si aprirebbe la via alla possibilità di drenare capitale fresco per procedere a investimenti nuovi e l’estensione delle attività di Ducati.


Intanto la stagione 2011 di Ducati in MotoGP si conclude come sappiamo, con le grandi aspettative riportate al mese di gennaio 2012 per la presentazione della nuovissima GP12 a Madonna di Campiglio. Moto che, il giorno della presentazione, non c’è!
Filippo Preziosi, allora, fece queste considerazioni:
“Quella che ci accingiamo ad affrontare è una sfida molto impegnativa. Dal concept di una moto per arrivare alla prima gara di solito passano 2 anni, il nostro sarà invece un percorso a tappe forzate che siamo fiduciosi di percorrere con successo. È una scelta coraggiosa ma non impossibile e la Ducati ha già dimostrato di potercela fare”.
A domanda, se quella che si sarebbe vista a Sepang sarebbe stata una moto laboratorio, rispose:
“No, io mi aspetto che questa sia la moto base, poi introdurremo sicuramente delle novità nel corso della stagione che però non la stravolgeranno. Durante i test invernali dovremo definire una base solida per non usare le gare come test come successo l’anno scorso. Da questo punto di vista il regolamento ci darà una mano, permettendoci alcune giornate supplementari di prove con i piloti ufficiali”.


La  nuova GP12 fa la sua prima apparizione in occasione dei primi test di Sepang, svolti dal 29 gennaio al 1 febbraio 2012.

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Quali novità appare, oltre al telaio in alluminio (elaborato dopo i test di Valencia del novembre 2011) l’inclinazione indietro del motore per cercare un migliore bilanciamento della moto.
I risultati non sono entusiasmanti, anche se la prima prova evidenzia un distacco dagli avversari inferiore al secondo. Se la concorrenza giapponese dispone di esperienza e moto cresciute su basi certe, progredite  in anni di vittorie mentre la rossa è una neonata di appena 3 mesi, allora l’entità del distacco può essere comprensibile. Ciò che non quadra sono altre cose: il motore, ora inclinato (come io evidenziai su altri articoli) appariva con una coppa dell’olio modificata opportunamente e dotato di un tubo di recupero sulla coppa. Io stesso ipotizzai che servisse a lubrificare una bancata del motore Desmo ovviando ai problemi di lubrificazione provocati dalla nuova posizione. 
E’ lecito immaginare che gli step evolutivi preprogrammati da Preziosi  comprendessero la realizzazione di un nuovo motore  con l’angolo immutato di 90o, ma con la parte inferiore dritta, risultante dal rifacimento dei carter (e anche – come evidenziato recentemente da Burgess – una diversa ubicazione di cambio e relativo albero del pignone per agevolare lo spostamento del motore).
Il secondo test ha avuto luogo a Sepang tra la fine di febbraio e primi giorni di marzo 2012. La cosa che mi colpì maggiormente fu un intervento di Guido Meda ad un mio articolo, dove egli affermava che le GP12 non tornarono a Bologna ma rimasero a Sepang per tutto il tempo! Aggiungeva inoltre che delle GP12 sarebbero esistiti sono 2 esemplari, appunto quelli portati a Sepang.
Appare strano che in occasione dei test di Sepang 2 sia stato portato solamente un nuovo software di traction control, provato da Hector Berbara, da Karel Abraham e da Franco Battaini precedentemente durante i test di Jerez svolti a febbraio 2012. Le foto e le notizie relative ai progressi di sviluppo della GP12 che girava a Spang 2 evidenziavano solamente i tentativi di modificare il finto serbatoio, per migliorare il bilanciamento di una GP12 ancora acerba. Apparentemente si non ebbero altri aggiornamenti.

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Torniamo al passaggio di proprietà di Ducati: nel febbraio 2012 Ducati conosce il proprio valore di mercato e a marzo 2012 viene annunciato che Audi ha una prelazione sull’acquisto di Ducati già dal febbraio 2012. Il sole 24 ore riporta che il diritto di prelazione sarà valido fino ad aprile2012.


Il 23 marzo 2012 in occasione dei test di Jerez quali sviluppi sono stati realizzati da Ducati? Apparentemente nessuno, considerate le lamentele di Valentino Rossi e le discussioni che vertono sugli assetti più appropriati, dopo prove deludenti. 
Riepilogando: fra Sepang 1 del 29 febbraio 2012 al il 23 marzo 2012 la Ducati non ha apparentemente portato alcuna novità in grado di ridurre il ritardo dalle giapponesi. Quale il motivo?
Ritorno alla mia idea fissa che Audi, acquisito il diritto di prelazione sull’acquisto, abbia volutamente chiesto a Ducati di congelare ogni spesa non corrente o sviluppo legato a investimenti, per avere il tempo di verificare i conti aziendali e riservandosi fino a metà aprile la decisione di acquistare o meno.
L’8 aprile 2012 si svolge la prima gara della stagione in Qatar. Rossi quasi si ritira e si lamenta che non riesce a guidare la moto. Gli si obietta che “… questa è la Ducati che volevi tu...”, cui lui risponde:
«Non è proprio vero, io ho dato indicazioni sui problemi, e indicato le aree dove intervenire. Io purtroppo non ce la faccio a risolverle da solo, non sono un ingegnere».


Interpreto l’affermazione come una “spallata” di Rossi all’immobilismo Ducati, di cui viene ufficializzato l’acquisto il 18 aprile 2012 da parte di Audi. E’ anche presumibile che finalmente Filippo Preziosi abbia il via libera per riprendere lo sviluppo pianificato.

http://www.motori24.ilsole24ore.com/Industria-Protagonisti/2012/04/ducati-audi-accordo-fatto.php

Nel frattempo AMG, che nel corso degli anni aveva intrecciato con Ducati collaborazioni di “marketing”, annuncia l’immediata interruzione di questi rapporti (ricordiamo che Mercedes controlla AMG ed era una delle aziende indicate come interessate all’acquisto di Ducati; i rumors di alcuni mesi prima affermavano che AMG dovesse collaborare con Ducati allo sviluppo del nuovo motore …).


In occasione dei test dell’Estoril del 7 maggio 2012 (annullati per maltempo) l’ingegner Preziosi rilascia queste dichiarazioni:
“Sulla ciclistica avremmo voluto fare delle prove di set up con Nicky, mentre al Mugello conteremo anche con alcune componenti nuove per migliorare negli aspetti critici”, e ancora: “Sul motore avremmo voluto provare alcune modifiche interne per migliorare l’erogazione.”


Egli aggiunge che: “… non si tratta di un test fine a se stesso, ma di un progetto più ampio. In realtà questo è solo il primo passo di una serie di modifiche che sono pianificate nei prossimi tre test del Mugello (maggio, giugno e luglio) e che saranno dedicati alla guidabilità …", e conclude dicendo: "Per tanto il nostro obiettivo è arrivare a Laguna Seca con un pacchetto funzionante che speriamo sia uno step significativo. Abbiamo diverse cose su cui stiamo lavorando, alcune di queste siamo sicuri che produrranno un incremento di guidabilità perché sono in realtà soluzioni standard motoristiche. Si tratta di farle bene, farle funzionare, che non è poco, ma sono soluzioni universali … Nel frattempo a Silverstone vorremo punzonare un motore con delle nuove specifiche interne per la guidabilità.”

A cosa si riferisce Preziosi?  Probabilmente a modifiche nel motore e ai pezzi esterni al motori, come contenuto in una intervista rilasciata a Neil Spalding sempre il 7 maggio 2012. Spalding ipotizza che si tratti di una nuova iniezione doppia, collegabile al traction control di nuova generazione (come le giapponesi) in grado di “tagliare” la potenza dosando l’afflusso della miscela piuttosto che interrompendo la scintilla e evitando al motore di generare ulteriori scoppi. 
Ricordiamo che le osservazioni di Valentino Rossi sono fra l’altro legate all’impossibilità di poter accelerare in piena piega, contrariamente a quello che già possono fare la moto giapponesi, e all’eccessiva aggressività del motore Desmo al tocco dell’acceleratore, che secondo Vittoriano Guareschi e Valentino Rossi provocherebbe anche il “famoso” sottosterzo della moto bolognese che allargherebbe ulteriormente negli inserimenti di curva.



In occasione dei test del 24 maggio 2012 al Mugello, finalmente appare un forcellone in alluminio che dovrebbe migliorare le sensazioni del pilota in uscita di curva rendendo più morbido lo scarico della potenza all’uscita delle curve. 

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Strano è che Vittoriano Guareschi, in occasione della gara di Barcellona 3 giugno 2012, parlando dei futuri test di Aragon in programma il 6 giugno 2012, conferma il test di un forcellone in alluminio “pensato già dai test di Sepang (!)” che erano avvenuti in marzo. Queste parole sono parte di una intervista di Mediaset Due durante le prove libere della gara catalana. In gara, il forcellone non fu tuttavia utilizzato.
Riepilogando: dal 3 marzo 2012 (test Sepang 2) al 24 maggio 2012, Ducati riesce a realizzare solamente un forcellone in alluminio? ?? 
Questa affermazione non è verosimile; come spiegare un tempo di quasi 3 mesi per mettere in pista solo un forcellone in alluminio, allorché per fare due telai completi ci vollero all’incirca 2 mesi e mezzo (questo lasso di tempo parte dal disegno e realizzazione dei due telai della GP12 dopo l’analisi dei dati dai test di Valencia conclusi l’8 novembre 2011 alla messa in pista a Jerez da parte di Carlos Checa per un test il 16 gennaio, alla spedizione delle moto a Sepang per i primi test del 29 gennaio 2012)


Tornando a tempi più recenti, prima del gran premio di Olanda del 30 giugno 2012 si diffonde la voce che Valentino Rossi abbia ricevuto la visita di alcuni dirigenti Audi che si dicono onoratissimi di potere continuare a collaborare con il pilota, sottolineando le potenzialità che offre la nuova proprietà. Si diffonde una dichiarazione di un amico vicino a Valentino Rossi che riporta delle presunte confidenze fattegli dal “Dottore”, secondo cui i boss Audi gli avrebbero fatto una offerta definita “irresponsabile”. In quella occasione, molti si ritennero autorizzati ad interpretare tale dichiarazione come una cifra astronomica, addirittura superiori ai 12 milioni a stagione che rossi percepiva da Ducati (attraverso lo sponsor), importo identico all’ingaggio dell’anno precedente in Yamaha. Le dichiarazioni di Laguna Seca (29 luglio 2012) chiariranno che l’offerta di Ducati era inferiore a quella del 2011 ma più alta dell’offerta Yamaha.
Dopo la gara del Mugello (15 luglio 2012) si svolgono dei test pianificati da Filippo Preziosi per i giorni seguenti la gara. Il lunedì scende in pista Nicky Hayden, il martedì Rossi, che tuttavia interrompe il test per un guasto Hardware. Ricordiamo che l’ingegner Preziosi il 7 maggioaveva annunciato l’arrivo in occasione del Gran Premio di Laguna Seca (29 luglio 2012) di uno step definitivo, augurandosi dei cambiamenti significativi in termini di prestazioni della GP12.
Al Mugello Preziosi dichiara che si era lavorato su una  nuova distribuzione dei pesi, cambiando l’ubicazione di alcune centraline (posizionandole sull’anteriore) e modificando il disegno del serbatoio (introdotto con la nuova GP12 posizionandolo come le giapponesi sotto il sellino). 

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Nelle settimane precedenti si fece un gran parlare delle future scelte di Rossi: eventuale rinnovo con Audi o il suo passaggio alla vecchia fiamma, la M1 Yamaha. In un mio articolo esprimevo l’opinione  che la decisione “sarebbe avvenuta dopo i test del Mugello, dove presumibilmente Rossi avrebbe provato la nuova distribuzione dei pesi, oltre che la nuova iniezione doppia legata la traction control.” La “sfiga” ci si mise in mezzo, e il famoso test sfumò, a causa – secondo Filippo Preziosi – di una rottura hardware legato alla nuova centralina. 


“E’ stato un test praticamente dimezzato” – ammette, e prosegue: – “Si è trattato di un problema hardware, a un nuovo componente della centralina. Adesso faremo tutte le analisi del caso, per scoprire con sicurezza cosa è successo”.
Come cambia questo guaio i vostri piani per Laguna Seca?
“Negli Stati Uniti punzoneremo un nuovo motore, il quarto, come da programmi. Questo propulsore sarà predisposto per montare dei nuovi componenti meccanici. Di alcuni sarà equipaggiato fin da subito, altri arriveranno nelle prossime gare, quando saremo sicuri che costituiscono un vero miglioramento”.
Svilupperemo inedite strategie elettroniche che la nuova centralina ci permette, nell’ottica di un miglioramento della guidabilità”
Siccome il test andò male, a Laguna non furono introdotte le migliorie auspicate da Preziosi.
Vittoriano Guareschi, durante una intervista rilasciata a Mediaset durante le prove libere, dichiarò che il motore era stato punzonato come previsto e che pronto ad accogliere componenti pianificate per Laguna, ma che sarebbero state portate solo a Indianapolis.
Nel frattempo, Gabriele del Torchio si reca a Laguna Seca con l’intento di presentare un’offerta a Valentino Rossi per poterlo trattenere in Ducati. Rossi rivela che l’offerta è minore del 2012 ma più alta di quella Yamaha, riservandosi una settimana di tempo per poter decidere, annunciando che sarebbe andato in vacanza (ad Ibiza, supposero alcuni).
 Nel frattempo si rumoreggia per una visita turistica nel “bel Paese” da parte di Masao Furusawa, comprendente una visita alla fabbrica Ducati come da suo desiderio espresso già da lungo tempo. Secondo indiscrezioni della stampa spagnola (Solomoto) e italiana (Motosprint), che pubblicano queste notizie in tempi stranamente concomitanti, Furuswa dopo una chiacchierata con Preziosi, si riserva un periodo di riflessione per decidere se collaborare allo sviluppo di questa GP12.

(Notizia confermata oggi) 
In conclusione, attualmente Valentino Rossi non ha ancora dato una risposta, che prevedo arriverà dopo avere provato a Indianapolis la versione definitiva della GP12, completa di doppia iniezione (come descritto in precedenza) ipotizzata da Spalding e che dovrebbe contribuire a risolvere in particolare i problemi di erogazione della potenza in curva. 
Componendo tutti i fatti descritti in precedenza (facilmente comprovabili grazie ai link) confermo la mia ipotesi (già formulata mesi fa), che la GP12 fosse un “laboratorio viaggiante”, un “work in progress”, cui però l’entrata di Audi nella proprietà ha arrestato i piani di sviluppo previsti da Preziosi: in particolare, questo blocco è avvenuto fra i test di Sepang 1 (fine di gennaio 2012) e test del Qatar (inizio aprile 2012). 
Il blocco degli sviluppi sulla GP12 sono dipesi dall’esigenza del futuro acquirente di verificare i conti di Ducati, sulle sue attività e sugli investimenti in corso e futuri, in particolare riguardo il Reparto Corse e le strategie future.
Questo ritardo si innesta su un progetto nato in 3 mesi, nato già con un anno di ritardo sulla concorrenza che da tempo collaudava durante il 2011. Riporta Neil Spalding in un suo articolo parlava, di una Honda che necessitò di 4 anni e di circa 40 telai per rendere competitiva e bilanciata la sua moto (lo stesso vale per  Yamaha). Durante lo sviluppo dell’attuale modello rcv213 si sono viste durante il 2011 diverse fasi di elaborazione , con diversi telai richiesti da Casey Stoner fra i test privati di Jerez fino ai test di Brno del 2011.
Ducati, in quel periodo, tentava di giocarsi un “jolly”, passando da un telaio più flessibile (Estoril 2011) ad un cambio di progetto “in corsa”;  fu utilizzata la futura gp12 “prima maniera” dotata di motore 800 continuando i collaudi, fino all’adozione del primo telaio in alluminio  avvenuta a Aragon 2011. Quel telaio non era ancora quello perimetrale ma una versione corretta, con attacchi fra semitelaio e motore più lunghi e non più in carbonio ma in alluminio. Per i dettagli si vedano i miei articoli del 2011 che descrivono l’evoluzione della ducati GP11 da quando Valentino Rossi ci è salito:


Il 4 settembre 2011 a Misano, occhi indiscreti fotografano un progetto su carta fatto con cad cam in mano a meccanici Ducati, su cui si riconosce il futuro telaio perimetrale che vede la luce ufficialmente nel novembre del 2011 durante i test di Valencia.
I fatti accaduti da Valencia in poi, sono delineati in questo scritto che mi ha visto impegnato per giorni, a cercare di comporre i tasselli di una vicenda, in modo da ricondurre a un’ipotesi coerente.
Cosa farà Valentino Rossi?  Se Audi non è riuscita a convincerlo illustrando i piani futuri, di sicuro sceglierà il passaggio in Yamaha, non privo di pericoli a causa di un Jorge Lorenzo in gran forma con lo statuto di “prima guida” e con il delicato ruolo di “scudiero”. Intanto si è detto che fosse stato visto a Amsterdam, mentre era a Ibiza per festeggiare i 40 ani del tecnico di Stefan Bradl del team LCR, insieme al suo caro amico Fonsi Nieto, anche lui proprietario di una villa sull’isola proprio come Rossi.
Mi accorgo che, nonostante il mio tentativo di sintesi, anche questo pezzo ha una lunghezza superiore al voluto: malgrado ciò la complessità dei fatti ha richiesto la composizione di parecchi elementi tralasciando quelli che non sono essenziali.
Il Signore degli anelli (4 anelli) si è rivelato essere il “cattivo” del racconto, ma per cause di forza maggiore. Secondo me...

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Articolo scritto ieri.6/8/2012
Oggi ci sono state delle evoluzioni come l'indiscrezione che Rossi avesse già firmato per Yamaha

Cosa gli avrà detto Del Torchio a Rossi? che le evoluzioni non erano pronte neanche per Indianapolis?


 Ciò non toglie nulla alle ipotetiche motivazioni di questo articolo.

A Malaga continua una estate caldissima
PS
Ringrazio Gianluigi Zanolli per l'aiuto sulla parte economica aziendale

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